Si deve al cuore di un Sacerdote eccezionale la costruzione della nostra Chiesa a Trullo.
Don Antonio nasce ad Alberobello il 29 Gennaio 1886 da Biagio Lippolis e Grazia Marraffa, secondo di cinque fratelli. A 26 anni è sacerdote a Oria e viene incaricato della formazione e degli studi per i seminaristi, prima a Lecce, poi a Francavilla Fontana; nella Grande Guerra, richiamato sotto le armi, ha modo di finire il diploma magistrale e di iscriversi all’Università di Lettere e Filosofia in Napoli. Nel 1920 è a Dragoni (Lecce), ma già nel 1923 torna nella sua Alberobello che non lascerà più fino alla morte.
Per primo volle far fronte all’abbandono spirituale in cui versava la Zona Monti, abitata da un ceto povero che spesso sentiva disagio sociale verso chi abitava a centro paese. Di fatto le famiglie dei Monti, trascurate spiritualmente, iniziavano ad aderire ai predicatori protestanti che giravano senza sosta; grazie al buon cuore di Antonia Cammisa, che donò generosamente un terreno, si potè pensare a una Chiesa a Trullo in quella che ormai era Zona Monumentale, sottoposta a Regio Decreto di tutela.
Molto di più fece per la gente dei Monti e dell’intero paese con l’istituzione dei corsi professionali per i giovani: disegno, calligrafia, muratura, falegnameria che lo stesso don Antonio diresse per un ventennio. Essendo tempo di Fascio, don Antonio vi aderì, un po’ per scelta un po’ perché era uomo d’azione e non voleva intralci: anzi la tessera fascista gli avrebbe consentito il raggiungimento di molti servizi sociali altrimenti negati. Nel 1932 fu anche Commissario prefettizio del Comune di Alberobello e fece ultimare l’Edificio scolastico, intitolandolo a Domenico Morea, illustre concittadino sacerdote. Molto fece anche per la Zona di Maranna (chiesa e scuola) e per varie zone rurali (Alaria, Curcio, Zippo…) Morì il 16 Dicembre 1972.