La musica sacra , almeno dal Vaticano II in poi, è stata ed è spesso oggetto e fonte di tensioni interne alla Chiesa a tutti i livelli. In questa traversata Benedetto XVI si è rivelato senza dubbio una guida sicura, autorevole , ricca di esperienza e capace di guardare lontano e illuminare la strada, motivo per cui la trattazione in questo testo si basa sul suo pensiero, da cardinale, da papa e da papa emerito. Insieme a lui mi chiedo: non è sotto gli occhi di tutti la totale eterogenesi dei fini a cui si è andati incontro introducendo nella liturgia musica prettamente funzionale, spesso banale, semplice musica d’uso, usando la comprensibilità a tutti come unica categoria e mettendo alla porta la bellezza?
La liturgia non è diventata più comprensibile, ma solo più povera, banale e noiosa ; le chiese non si sono nuovamente riempite, ma inesorabilmente svuotate.
La Prof.ssa Eleonora Casulli ne propone una disamina con il M° Giannicola D'Amico. Introduce Don Nicola Bux.
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Domenica 7 Febbraio alle ore 18.00.