Alcuni credono che sia ingenuità, un'abdicazione della ragione o una specie di salto nel vuoto, con gli occhi chiusi. Oppure una stampella su cui appoggiarsi. O una specie di droga che ci fa da schermo alla morte.
No! La fede è una fiducia assoluta in Dio, il Dio che parla all'uomo mediante le Sacre Scritture, e si rivela in Gesù Cristo; un Dio che ama, donandoci il suo Figlio. Egli ci ha amati mentre ancora noi non Lo amavamo, offrendo la propria vita.
La fede è l'aspetto concreto della vera conversione. Nel pentimento il peccatore si allontana dal peccato, mentre per mezzo della fede si volge verso Gesù Cristo. Il vero pentimento non può esistere senza la fede, e la fede non può esistere senza che vi sia stato il pentimento sincero. La fede è essenziale per entrare in relazione con Dio.
«Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio». (Gv 3,16)
La fede deriva dalla fiducia nella persona in cui si confida; e questo dipende dalla conoscenza che si ha della stessa persona. In questo senso la fede può essere grande o piccola, debole o forte.
Credere in Dio significa basarsi con piena fiducia sulla verità della testimonianza di Dio, e non solo avere fiducia, ma anche credere totalmente nell'adempimento delle promesse di Dio, anche se alla logica umana esse non sembra che si possano adempire: prendere Dio in parola. La fede non è una credenza senza prove, ma è credere avendo la prova migliore, cioè la Parola di Dio che non può mentire (Tt 1,2). La fede è tanto razionale che non chiede nessun'altra prova poiché questa è sufficiente a se stessa ed in maniera completa.