Terminata l’estate, con i primi di settembre ripartono, tutte le attività all’interno della comunità parrocchiale. Ogni partenza è accompagnata da tante attese, miste anche a tante ansie e preoccupazioni.
Devo confessare che è con non pochi batticuori che mi accingo a ripartire quest’anno. Nella mia mente ci sono tanti desideri, ma comprendo che se sono miei e non condivisi probabilmente avranno vita breve.
Durante i mesi estivi sul foglio settimanale – per chi ha avuto modo di leggerlo – ho inserito, aiutato dalla voce di don Mazzolari, tra le varie riflessioni: l’importanza di avere dei laici attivi all’interno della parrocchia, non solo nel fare ma ancor prima capaci di suggerire cosa fare.
A livello di Chiesa Universale ci attendono delle sfide importanti, a partire dal vedere come attuare il documento “Educare alla vita buona del Vangelo” che a livello diocesano è stato tradotto nell’ “Urgenza dell’ora: educare”.
Con il prossimo 11 ottobre si aprirà l’Anno della Fede, a 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che ha donato alla comunità ecclesiale una ricchezza di riflessioni ancora poco conosciute e poco attuate.
Anche a livello guanelliano celebreremo il primo anniversario della santità di don Luigi Guanella e vogliamo farlo con passione di figli anche noi di Sant’Antonio.
In tutto ciò, so che il Signore guiderà i nostri passi e non mancherà di manifestare la sua misericordia. A noi fare la nostra parte.
Don Beppe