Parrocchia Sant'Antonio di ALBEROBELLO

pane fratellanzanel mese delle prime comunioni

 

IL PANE DELLA FRATELLANZA

Una anziana contadina, a cui era morto il marito viveva in una fattoria con i suoi tre figli. I tre figli, di cuore buono, pur volendosi bene erano però sempre pronti a litigare. A quel punto interveniva la mamma e ben presto i figli ritrovavano pace.

La mamma diventò vecchia, allora i figli preoccupati: "Mamma, cerca di star sempre bene e di non morire, perché quando litighiamo chi rimetterà la pace fra noi?". "Ma io dovrò pur morire prima o poi", rispose la mamma. "Allora, chiesero i figli, inventa qualcosa perché quando tu non ci sarai più noi potremo rifare pace e volerci bene".


La mamma ci pensò e preso un foglio, vi scrisse la divisione dei campi e alcune raccomandazioni per andare d'accordo. Qualche tempo dopo la mamma si ammalò gravemente e dal suo letto chiamò i figli, consegnò loro il suo testamento, poi prese un pane, ne fece tre parti, ne diede una a ciascuno e raccomandò: "Mangiate e cercate di volervi bene". E piangendo, così fecero. Di lì a pochi giorni morì.

Divisero serenamente i campi e ognuno si mise a lavorare il suo. Ma un giorno due scoprirono che il confine fra i loro campi non era chiaro. Ben presto si misero a litigare. Stavano per fare a botte, quando arrivò l’altro. Egli si mise in mezzo a loro: "Non ricordate la mamma? Perché non facciamo come quel giorno che ci ha chiamati al suo capezzale?". Presero un pane, ne fecero tre parti, ne presero una per ciascuno e si misero a mangiare.

Mentre mangiavano, fecero pace.
Occasioni di litigio ne incontravano. Però avevano imparato la soluzione: ogni volta che si creava un'occasione per litigare, i tre fratelli si sedevano attorno ad un tavolo, prendevano un pane, lo mangiavano insieme; ben presto scompariva la rabbia e tornava la pace.