Già nel IV secolo il tempo pasquale e quaresimale avevano assunto una configurazione vicinissima a quella attuale. Mentre l'origine del tempo di Avvento è più tardiva, infatti viene individuata tra il IV e il VI secolo. La prima celebrazione del Natale a Roma è del 336, ed è proprio verso la fine del IV secolo che si riscontra in Gallia e in Spagna un periodo di preparazione alla festa del Natale.
Per quanto la prima festa di Natale sia stata celebrata a Roma, qui viene preceduto da un tempo di preparazione solo a partire dal VI sec. Senz'altro non desta meraviglia il fatto che la celebrazione del Natale fin dalle origini venne concepita come la celebrazione della risurrezione di Cristo nel giorno in cui si fa memoria della sua nascita. In seguito verranno dedicate sei settimane di preparazione alle celebrazioni natalizie. In questo periodo, come in quaresima, alcuni giorni vengono caratterizzati dal digiuno. Tale arco di tempo fu chiamato "quaresima di s. Martino", poiché il digiuno iniziava l'11 novembre.
Il Tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla Solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.
L’ascolto della Parola, per prepararsi all’incontro con il Signore, è il modo più efficace.
Perciò, per tre giovedì vogliamo vivere i
Centri di Ascolto per l’Avvento
alle ore 19.30, questa settimana da:
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